In Italia non esiste una normativa nazionale unica che stabilisca i colori ufficiali dei sacchi per la raccolta differenziata. Ogni Comune può adottare un proprio sistema cromatico, spesso indicato nel calendario ecologico distribuito annualmente.
Tuttavia, nel tempo si sono consolidate alcune convenzioni d’uso molto diffuse che aiutano cittadini, aziende e imprese di pulizia industriale a orientarsi meglio.
Ecco una guida orientativa ai colori dei sacchi comunemente associati a ciascuna tipologia di rifiuto:
Per la raccolta dell’umido, ovvero scarti alimentari e biodegradabili, i sacchetti devono essere compostabili secondo la norma EN 13432. I colori più utilizzati sono:
Il materiale deve essere certificato, poiché i rifiuti vengono trattati in impianti di compostaggio industriale.
I rifiuti che non possono essere riciclati (es. ceramica rotta, mozziconi, pannolini, spugne) sono destinati alla raccolta indifferenziata. I colori più comuni sono:
La carta va raccolta pulita e asciutta. Nella maggior parte dei Comuni viene depositata direttamente nei contenitori, ma dove previsto l’uso dei sacchi, si trovano:
Questi colori permettono un’immediata distinzione dagli altri rifiuti e sono spesso richiesti anche dalle aziende di pulizia per servizi in uffici e scuole.
Il colore più comune in Italia per la raccolta della plastica è il:
Alcuni Comuni richiedono l’uso di sacchetti trasparenti o semi-trasparenti gialli, per facilitare il controllo del contenuto da parte degli operatori ecologici. I rifiuti ammessi sono bottiglie, flaconi, vaschette, imballaggi e sacchetti.
Oltre ai colori standard, esistono anche sacchetti rosa, viola, arancione, usati in maniera non uniforme ma sempre più comune in ambiti specifici:
Questi colori non hanno valore normativo nazionale, ma servono per differenziare ambienti, reparti o categorie di utenti, come ospedali, scuole, centri sportivi, mense.
Sebbene non ci sia un sistema unificato, seguire le convenzioni più diffuse aiuta a migliorare la qualità della raccolta differenziata, ridurre errori e facilitare il lavoro degli operatori.
È buona prassi consultare il regolamento comunale e scegliere sacchi conformi e certificati, soprattutto in contesti industriali e professionali.