Quali sono i colori dei sacchi per la spazzatura

Colori sacchetti per raccolta differenziata

In Italia non esiste una normativa nazionale unica che stabilisca i colori ufficiali dei sacchi per la raccolta differenziata. Ogni Comune può adottare un proprio sistema cromatico, spesso indicato nel calendario ecologico distribuito annualmente.
Tuttavia, nel tempo si sono consolidate alcune convenzioni d’uso molto diffuse che aiutano cittadini, aziende e imprese di pulizia industriale a orientarsi meglio.

Ecco una guida orientativa ai colori dei sacchi comunemente associati a ciascuna tipologia di rifiuto:

  • Verde → vetro
  • Giallo → plastica
  • Blu o bianco → carta e cartone
  • Rosso → metalli o imballaggi misti
  • Grigio, nero o ambra → secco indifferenziato (secco)
  • Trasparente o neutro compostabile → organico (umido)
  • Rosa, viola, arancione → rifiuti indifferenziati in ambiti speciali o domestici

Che colore sono i sacchetti per l’umido?

Sacchetti per rifiuti organici

Per la raccolta dell’umido, ovvero scarti alimentari e biodegradabili, i sacchetti devono essere compostabili secondo la norma EN 13432. I colori più utilizzati sono:

  • Verde: molto diffuso in ambito industriale e condominiale
  • Trasparente neutro: spesso utilizzato in ambito domestico, purché compostabile
  • Bianco latte biodegradabile: in alcuni Comuni

Il materiale deve essere certificato, poiché i rifiuti vengono trattati in impianti di compostaggio industriale.

Che colore sono i sacchetti per il secco?

Sacchetti per il secco residuo (indifferenziato)

I rifiuti che non possono essere riciclati (es. ceramica rotta, mozziconi, pannolini, spugne) sono destinati alla raccolta indifferenziata. I colori più comuni sono:

  • Grigio
  • Ambra
  • Nero
  • Bianco trasparente: per rendere visibile il contenuto, utile in contesti condominiali o sanitari

Che colore sono i sacchetti per la carta?

Sacchetti per carta e cartone

La carta va raccolta pulita e asciutta. Nella maggior parte dei Comuni viene depositata direttamente nei contenitori, ma dove previsto l’uso dei sacchi, si trovano:

  • Blu
  • Azzurro
  • Bianco

Questi colori permettono un’immediata distinzione dagli altri rifiuti e sono spesso richiesti anche dalle aziende di pulizia per servizi in uffici e scuole.

Che colore sono i sacchetti per la plastica?

Sacchetti per plastica e imballaggi leggeri

Il colore più comune in Italia per la raccolta della plastica è il:

  • Giallo

Alcuni Comuni richiedono l’uso di sacchetti trasparenti o semi-trasparenti gialli, per facilitare il controllo del contenuto da parte degli operatori ecologici. I rifiuti ammessi sono bottiglie, flaconi, vaschette, imballaggi e sacchetti.

Sacchetti colorati: rosa, viola, arancione

Usi speciali in contesti domestici e sanitari

Oltre ai colori standard, esistono anche sacchetti rosa, viola, arancione, usati in maniera non uniforme ma sempre più comune in ambiti specifici:

  • Rosa: utilizzato in alcune raccolte domestiche per l’indifferenziata o per servizi igienici
  • Viola: spesso associato alla raccolta di rifiuti da bagni, pannolini, o in contesti scolastici
  • Arancione: talvolta impiegato per rifiuti misti in ambienti industriali o cucine professionali

Questi colori non hanno valore normativo nazionale, ma servono per differenziare ambienti, reparti o categorie di utenti, come ospedali, scuole, centri sportivi, mense.

Sacchi per la raccolta differenziata

Sebbene non ci sia un sistema unificato, seguire le convenzioni più diffuse aiuta a migliorare la qualità della raccolta differenziata, ridurre errori e facilitare il lavoro degli operatori.
È buona prassi consultare il regolamento comunale e scegliere sacchi conformi e certificati, soprattutto in contesti industriali e professionali.

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